“Dobbiamo considerare tutta l’acqua che c’è in questo momento in Romagna potenzialmente infetta. Quindi non deve avere contatto con nessuna parte del nostro corpo”: è l’avvertimento di Matteo Bassetti, direttore malattie infettive del San Matteo di Genova, ad Agorà su Rai 3. “La raccomandazione è, oltre a quella di seguire le autorità sanitarie, di evitare di toccare l’acqua stagnante. Lo dico soprattutto ai bambini, alle persone anziane” aggiunge il medico.
“In un contesto come quello dell’Emilia Romagna eviterei di pensare ai 10 anni. Bisogna fare una campagna a tappeto di vaccinazione antitetanica anche per chi l’ha fatta un anno fa”, precisa Bassetti. Quanto alle mascherine da indossare contro il rischio di infezione, Bassetti sottolinea che “chi vuole può metterle ma tra tutte le cose da fare credo che siano più importanti altre misure, le muffe non sono un problema per oggi ma lo saranno per il domani se continueranno a proliferare”.
L’Ausl Romagna ha diffuso un vademecum per i cittadini, riepilogando le indicazioni più utili per proteggersi dal possibile rischio di contrarre il tetano. L’azienda ha sottolineato che c’è un rischio elevato di tetano, malattia rara ma che, come spiegato da Raffaella Angelini (direttrice della Sanità pubblica dell’Emilia-Romagna), “è mortale nella maggior parte dei casi”. Per proteggersi dal possibile rischio di contrarre il tetano, l’Ausl Romagna ha consigliato vaccinazioni e mascherine Ffp2. Nel vademecum diffuso, l’Ausl Romagna ha inoltre sottolineato l’importanza di evitare l’utilizzo di infradito e di non giocare nel fango.