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Agnelli in arrivo dall’Est per la Pasqua, trasportati in condizioni terribili e poi abbattuti

Con l’arrivo della Pasqua, cresce la domanda per la carne degli agnelli. Poche ore fa, un camion fermato all’altezza di Altedo (Bologna) e proveniente dalla Romania, è stato fermato dalla Polstrada su segnalazione dell’associazione Essere Animali.

Agnelli stipati sul tir e soppressi dopo il viaggio

I controlli hanno riscontrato una situazione di sovraffollamento estremamente grave, con oltre 200 animali in più rispetto al carico previsto. A causa di queste condizioni, gli agnelli si calpestavano fra loro. Tre animali non erano più in condizioni di proseguire il viaggio e per questo le autorità sanitarie italiane hanno deciso di abbatterli sul posto. Uno degli agnelli era rimasto incastrato con una delle zampe nelle partizioni del camion durante le fasi di carico alla partenza.

Il veicolo sarebbe stato poi multato ai sensi del D.Lgs. 25 luglio 2007, n. 151 che prevede le sanzioni per la violazione delle disposizioni del Regolamento europeo 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate. In particolare, le sanzioni sono state emesse per la presenza di animali che presentavano lesioni o patologie, per l’utilizzo di un mezzo non idoneo e non in grado di evitare sofferenze agli agnelli, oltre che per l’eccessiva densità di carico. 

Agnelli e Pasqua: l’appello degli animalisti

“Rinnoviamo il nostro appello al Governo italiano affinché non chiuda gli occhi di fronte a questi episodi e faccia la propria parte per risolvere il problema alla radice. Ben vengano controlli più serrati, come richiesto anche dal Ministero della Salute in una recente nota emanata alcuni giorni fa, ma essendo la Commissione europea attualmente impegnata in una revisione completa delle leggi in materia di protezione degli animali, è fondamentale che l’Italia sostenga cambiamenti concreti e più forti a difesa del benessere degli animali trasportati, come il divieto di trasporto di animali vivi su lunghe distanze e di animali non svezzati. Oggi, nella migliore delle ipotesi, riusciamo a far emettere sanzioni nei confronti dei trasportatori che violano una legge antiquata che non protegge concretamente gli animali. Domani vogliamo che questi camion non partano più”, dichiara Chiara Caprio, Responsabile relazioni istituzionali di Essere Animali.

La richiesta in Italia

Lo scorso anno, su un totale di oltre 2 milioni di agnelli macellati nel nostro Paese (fonte Istat), ben 653.303 animali provenivano dall’estero, principalmente da Ungheria e Romania. Si tratta di animali spesso ancora non svezzati, strappati alle loro madri a pochissime settimane di vita e costretti a sopportare viaggi della durata anche di 30 ore all’interno di camion che possono essere inadeguati e sovraffollati. Nell’Unione europea, l’Italia è il primo importatore di agnelli vivi, davanti a Francia e Grecia.

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