Finge di aiutare una ragazza che aveva perso di vista i suoi amici e poi la violenta nei pressi del locale dove si era smarrita. Così un uomo è accusato di aver violentato la ragazza, minacciandola con un coccio di bottiglia, lo scorso fine settimana a Milano. Per questo la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura, ha sottoposto a fermo un marocchino di 37 anni.
L’indagine è scaturita dalla denuncia della ragazza che, il primo aprile, ha contattato il 112 segnalando di essere stata vittima di violenza sessuale, nella notte tra venerdì e sabato, da parte uno sconosciuto che l’aveva intercettata all’esterno di un locale. Le indagini dei poliziotti sono partite con l’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, testimonianze e rilievi tecnici della Polizia Scientifica. Hanno consentito di individuare l’autore dello stupro, poi rintracciato vicino al luogo dove è avvenuta la violenza sessuale.
Gli agenti hanno agito coordinati dal V Dipartimento della procura di Milano che persegue i reati contro le fasce deboli. La ragazza aveva raccontato di essere rimasta senza telefono e di aver perso di vista i propri amici fuori da un locale. L’aggressore si era offerto di aiutarla ma l’aveva portata in un posto appartato dove aveva un giaciglio di fortuna e, dopo averla minacciata anche con un coccio di bottiglia, l’aveva costretta a subire atti sessuali. Il 37enne, dopo essere stato accompagnato in questura, è stato sottoposto a fermo di Polizia giudiziaria e portato nel carcere di San Vittore in attesa della convalida.
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