Al Bano: “Se sarò libero andrò a Roma col trattore. Se non cantassi sarei un contadino ridotto alla fame”

Al Bano non dimentica le sue origini umili e si dice vicino a tutti quei contadini che stanno protestando con i trattori in Italia e nel resto d’Europa. Il cantante, in queste ore si trova a Parigi: da qui ha mandato un messaggio di solidarietà che punta ad accendere i riflettori su questa categoria.

Al Bano: “Se sarò libero andrò a Roma col trattore”

Queste le parole del cantante che il prossimo 20 maggio compirà 81 anni: “Se sarò libero, forse sarò a Roma la prossima settimana. Con il trattore”. Lui, che è nato e cresciuto tra gli ulivi della sua Puglia ed è proprietario di un’azienda agricola a Cellino San Marco. Figlio di contadini, la sua proprietà si estende “poco più di 150 metri” ed è divisa tra ulivi e vigneti.

“Se non fossi un cantante sarei un contadino ridotto alla fame”

“A chi comanda a Bruxelles mostrerei i conti della mia azienda agricola. Se non fossi un cantante e non portassi avanti la mia attività non ci starei dentro, sarei un contadino ridotto alla fame. Tante aziende chiudono nella mia Puglia quanto nel resto d’Italia”, ha detto al Corriere della Sera.

I prezzi di produzione sono troppo alti e gli incassi troppo bassi. Per Al Bano la categoria ha bisogno di più controlli dato che rischia di essere abbandonata e affossata. E c’è poi un problema di manodopera, più difficile da trovare oggi perché remunerata poco.

“All‘Unione Europea non chiedo niente, ma inviterei chi legifera senza sapere nulla di agricoltura a passare un paio di mesi nella mia azienda” ha suggerito Albano Carrisi, che trascorre 85 giorni l’anno tra  i suoi raccolti. Gli altri 280 giorni li passa invece fra palchi e concerti. 

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Lorenzo Briotti