Foto d'archivio ANSA
Va al pronto soccorso con febbre e gonfiore alle mani. Lo dimettono, due giorni dopo muore. Questo il caso di Gil Catayong, cameriere filippino di 42 anni, stroncato da un malessere per ora imprecisato. Si era rivolto al pronto soccorso dell’ospedale Misericordia di Grosseto, dove era stato dimesso senza che venisse riscontrato niente di anomalo.
Poi lo scorso giovedì il decesso in ambulanza mentre lo riportavano in ospedale. Ci vorranno i tempi della relazione di autopsia (almeno un mese) per venirne a capo e capire se è stata semplice fatalità o se ci sono responsabilità da parte di qualcuno. Sulla sua morte la Procura di Grosseto ha aperto un procedimento penale, al momento contro ignoti.
Come si legge su La Nazione, Catayong, che aveva precedentemente lavorato in una lavanderia e attualmente era impiegato in un ristorante della zona, non soffriva di patologie particolari. All’inizio di marzo aveva preso una brutta influenza. Martedì 12 si era aggiunto l’improvviso forte gonfiore alle mani, al punto che non riusciva più a sollevare oltre il gomito. Per questo si è recato al pronto soccorso.
La situazione giovedì non era ancora in fase di miglioramento e i suoi familiari hanno nuovamente chiamato l’ambulanza. Ma prima dell’arrivo in ospedale, l’uomo era morto. L’esame autoptico è stato effettuato dal medico legale Matteo Benvenuti e i risultati saranno determinanti per dare risposte alla famiglia della vittima.
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