Quasi la metà (46,1%) degli studenti ha assunto per la prima volta bevande alcoliche tra i 12 e i 14 anni. Il 15,2% lo ha fatto persino prima degli 11 anni.
Alcol-teen, prima sbronza sempre più precoce
Secondo lo studio Espad, ancora inedito, condotto dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr, la fetta di chi consuma alcolici sotto 11 anni di età dal 2019 ad oggi è salita dal 10,5 al 15,2%, mentre ad ubriacarsi è l’1,2%.
Quota che sale però al 28% quando si passa alla fascia di età 12-14 anni, dove a sbronzarsi è oltre il 5% in più rispetto a soli tre anni fa. Le cifre diffuse devono far riflettere: quasi un terzo dei ragazzini tra 10 e 14 anni, circa 2,8 milioni, si è è ubriacato almeno una volta, vuol dire che poco meno di un milione di loro ha già sperimentato gli effetti di un’ubriacatura.
Il sorpasso delle ragazze
Altro dato significativo mostrato dallo studio: il sorpasso delle ragazze (il 78,6%) sui ragazzi (76,7%) che tra i 15 e i 19 anni hanno fatto uso di bevande alcoliche.
«Più frequentemente di cocktail, che per la presenza di zuccheri e per l’alta gradazione sono anche maggiormente pericolosi delle birra, prediletta dai maschi». Bevono di più in particolare le giovanissime tra i 15 e i 16 anni, «tra le quali è anche diffuso il fenomeno del bere e non mangiare per evitare di ingrassare. Pratica che ovviamente aumenta gli effetti deleteri dell’alcol», spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice del Cnr e responsabile dello studio.
Altri studi dimostrano che – ricorda il Moige – chi inizia a bere prima dei 16 anni ha un rischio maggiore di diventare alcolista rispetto a chi inizia dopo i 21 anni.
Altro dato allarmante, il 13,4% dei ricoverati per intossicazione alcolica ha meno di 14 anni, mentre l’1% degli alcoldipendenti ha meno di 20 anni.