Alfredo Cospito, due giorni fa trasferito dal centro clinico di Opera al reparto di medicina penitenziaria del San Paolo, da oggi ha ripreso ad assumere gli integratori.
A quanto si è saputo dagli ambienti giudiziari e penitenziari, la decisione dell’esponente della Fai (anarchici informali), arrivato al 117/mo giorno di sciopero della fame, è stata presa per riuscire ad arrivare lucido all’udienza del 24 febbraio in Cassazione.
E dopo il parere con cui il pg ha chiesto la revoca del 41 bis, regime in cui si trova e contro il quale sta protestando. Cospito dopo la decisione della Suprema Corte deciderà come e se proseguire la sua protesta.
Intanto, a pochi giorni dalla decisione della Cassazione sulla revoca del 41-bis nei confronti di Cospito, il procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, ha reso pubblico il parere inviato il 2 febbraio al ministro della Giustizia Nordio in cui apre all’eventualità di trasferire l’anarchico in Alta Sicurezza.
Chiede all'”autorità politica” di valutare l'”eventuale idoneità delle misure proprie del regime riferito al circuito della cosiddetta Alta Sicurezza e delle ulteriori opportune forme di controllo proprie dell’ordinamento penitenziario e dell’attività investigativa a contenere l’indubbia carica di pericolosità sociale del detenuto”.