I pediatri italiani hanno lanciato un’allerta a causa di un’epidemia di pertosse che sta colpendo principalmente neonati e lattanti non vaccinati. Dall’inizio del 2024, si sono registrati tre decessi e un incremento dell’800% dei ricoveri rispetto all’anno precedente. Tra gennaio e maggio 2024, in Italia si sono verificati 110 ricoveri, con almeno 15 bambini in terapia intensiva. Gli esperti avvertono che il numero reale dei ricoveri potrebbe essere ancora più elevato. “La pertosse è una malattia altamente contagiosa e pericolosa, soprattutto nei primi mesi di vita, con un rischio significativo di complicanze e decesso,” ha spiegato Annamaria Staiano, presidente della Società Italiana di Pediatria. La mortalità tra i neonati affetti da pertosse è compresa tra l’1 e l’1,5%. La vaccinazione della madre durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza è una misura efficace e sicura per proteggere i neonati, che sono troppo piccoli per essere vaccinati direttamente. Staiano ha esortato le donne in gravidanza a vaccinarsi per salvaguardare la vita dei propri figli.
Alfredo Guarino, presidente della sezione Campania della Società Italiana di Pediatria (Sip), ha fornito dati dettagliati ottenuti nell’ambito del progetto Pnrr, Inf-act. Questo progetto mira a sviluppare nuove strategie per l’identificazione precoce, la prevenzione e la terapia delle minacce infettive. I dati, raccolti in 7 centri specializzati in tutta Italia, mostrano che la maggior parte dei casi di pertosse è stata registrata in Campania, Sicilia e Lazio. La Campania ha visto oltre 30 ricoveri di lattanti affetti da pertosse nei centri di malattie infettive pediatriche di Napoli. Guarino ha sottolineato che il 95% delle madri dei bambini ricoverati non era vaccinata, e l’80% non aveva ricevuto alcuna informazione sulla disponibilità del vaccino prenatale. Questo indica una mancanza di consapevolezza e informazione che contribuisce alla diffusione della malattia.
Il vaccino contro la pertosse è parte del vaccino esavalente, somministrato ai bambini entro il primo anno di vita. Il vaccino protegge anche contro tetano, difterite, epatite B, poliomielite e haemophilus influenzae di tipo B. Il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione a partire dall’ottava settimana di vita, con un ciclo di tre dosi nel primo anno. Richiami sono consigliati a 5-6 anni e a 14-15 anni. La vaccinazione è essenziale per proteggere i bambini nel primo anno di vita, quando la malattia è più pericolosa. L’epidemia in corso sottolinea l’importanza di seguire le raccomandazioni vaccinali e di informare adeguatamente i genitori sulla necessità di immunizzare i propri figli contro la pertosse.
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