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Alluvione Emilia-Romagna, c’è anche la strage dei 600 suini morti annegati

Ci sono anche centinaia di animali tra le vittime dell’alluvione in Emilia-Romagna, sia domestici che da allevamento, come i 600 suini di Paolo Mazzotti, che nella sua azienda agricola “La Panighina”, ad Albereto, sotto Faenza, da giorni cerca di tirare fuori animali morti. L’acqua nel giro di 24 ore si è ritirata ma ora è rimasto il fango”, ha raccontato nelle scorse ore all’ANSA.

“Siamo stati travolti da una furia che era impossibile arginare. L’allerta c’è stata ma da quando abbiamo visto l’acqua a quando è arrivata è stato un lampo. In un attimo abbiamo avuto un metro e mezzo d’acqua; la violenza dell’inondazione ha portato via tutto, anche le protezioni che avevamo previsto. A quel punto c’era solo da aspettare che passasse tutto”.

In questi giorni “tanti amici ma anche gente che non conosco è corsa in nostro aiuto”, ha sottolineato l’imprenditore. “Siamo la terza generazione – ha detto Mazzotti – nel ’57 mio nonno, nel 1981 mio padre e dal 2012 l’ultima generazione, ma in tanti anni non è mai successa una cosa del genere”.

Un altro allenamento di suini del ravennate nelle stesse condizioni

Anche l’Azienda Agricola Benfenati di Lugo sta affrontando lo stesso problema nel Comune del Ravennate, colpito dalle inondazioni dei fiumi Senio e Santerno. “La nostra azienda agricola, in zona Zagonara, ha circa tremila maiali, dai cuccioli agli adulti di 160 chili. All’interno delle nostre stalle abbiamo almeno un metro d’acqua e sta salendo. Avremmo bisogno di un allevamento d’appoggio per spostare almeno i piccoli e cercare di salvarli”. Questo l’appello lanciato lo scorso 18 maggio dal direttore Davide Bacchiega.

Dopo la richiesta dell’allevatore sono state trovate diversi luoghi alternativi per ospitare gli animali, ma le operazioni di salvataggio sono state difficili. “Dobbiamo portarli a piedi o con i trattori fino ad un punto in cui la strada è praticabile e dove possiamo caricarli su mezzi adatti al trasporto di animali vivi”, ha spiegato ancora il direttore, aggiungendo: “Il problema è che mancano i mezzi di trasporto in grado di spostare i nostri capi”. Dobbiamo trovare al più presto camion per portare in salvo i maiali. Chi volesse darci una mano può contattarmi”. (Fonte Ansa).

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