Alluvione in Emilia: Imola no, Ferrara sì. Annullato il GP di Formula 1, via libera al concerto di Bruce Springsteen a Ferrara. Due scelte opposte. Bufera inevitabile.
Stop giusto. Inevitabile. Il circuito di Imola è sommerso dall’acqua, il Paddok allagato, impossibile correre. Il GP previsto per domenica 21 maggio è ovviamente annullato. Oltretutto impossibile l’afflusso del pubblico. Festa rinviata all’anno prossimo. Dice Stefano Domenicali, il gran capo della F1, imolese doc: ”Sarebbe stato un insulto al buon senso gareggiare, ho amici che hanno perso tutto. Ho sperato che fosse possibile salvare l’evento. Sono arrivato in anticipo da Londra, dove vivo, per verificare di persona la situazione. Ma purtroppo non c’erano le condizioni. E gli stranieri hanno capito. Nessuno voleva aggiungere disagio alla sofferenza. Per le scuderie sarebbe stato un problema persino raggiungere il Circuito con le loro bisarche. E immaginare di accogliere la folla di tifosi in un contesto devastato era davvero un insulto alla assennatezza”.
Gli ultimi dati parlano chiaro: 9 morti, 40 mila sfollati, 41 comuni colpiti, 23 fiumi esondati, 50 mila cittadini senza luce. La F1 non si era mai fermata prima, se non per il Covid che però aveva bloccato tutto il mondo. Non si era fermata per l’attentato alle Torri Gemelle, per le bombe in Arabia cadute a due passi dalla pista. Avanti , sempre. Stavolta no. È diverso. Non si poteva organizzare una festa mentre tutto attorno c’è chi lotta per sopravvivere e salvare il salvabile.
Niente da fare. Ferrara – peraltro l’unica città fuori dalla via Emilia – ha fatto una scelta diversa. Non è stato annullato il concerto di Bruce Springsteen in programma giovedì 18 al Parco Bassani in sold out da tre mesi. Il cantautore e chitarrista statunitense, uno degli artisti più conosciuti e rappresentativi nell’ambito della musica rock, famoso soprattutto per le sue coinvolgenti e lunghissime esibizioni dal vivo, per il concerto ferrarese ha calamitato 50.000 fan. Ma tante sono le polemiche e le critiche social sollevate dalla decisione di non annullare l’evento nonostante l’ondata del maltempo; ondata che in verità ha risparmiato la città degli Este.
Gli organizzatori hanno spiegato: ”La situazione è sotto controllo, la commissione di vigilanza ha dato l’ok. Da anni lavoriamo a questo evento e se qualcuno fosse stato qui in questi giorni avrebbe respirato un’aria di passione e di attenzione per questo lavoro. Dal 2 maggio centinaia di persone lavorano per l’allestimento dell’area dove è stata creata anche una sorta di Hall di attesa col Food Truck, zona relax, Area Family”. Dopo Ferrara il concerto si terrà al Circo Massimo di Roma il 21 maggio. Le critiche maggiori hanno riguardato i problemi di mobilità e i rischi per raggiungere la città estense e la necessità di utilizzare forze dell’ordine e sanitarie che potrebbero essere altrimenti dirottate verso le aree più colpite dal maltempo. È il caso di ricordare che molti possessori di biglietto hanno scritto di voler rinunciare comunque al concerto.
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