“A Bologna ci sarà un grave attentato, in relazione ai fatti di Cospito“. E’ questo il testo della chiamata anonima arrivata martedì 31 gennaio alla portineria de Il Resto del Carlino di Bologna.
A riportare la notizia è il Qn e l’edizione bolognese del quotidiano. La Digos è intervenuta subito in via Mattei, per ascoltare l’addetto che ha preso la chiamata. E adesso sono in corso le indagini, per risalire al luogo da cui è partita.
Ieri, sempre al Carlino, è arrivata anche una lettera contro la premier Giorgia Meloni e il ministro della Difesa Guido Crosetto, contro la politica del Governo sull’Ucraina. “In caso di persistenza, saremo costretti a prendere dei seri provvedimenti”, scrive l’ignoto mittente.
“Alfredo Cospito dice che non c’è differenza tra Sassari e Opera al momento per i suoi bisogni”: lo ha riferito il consigliere regionale lombardo di +Europa/Radicali, Michele Usuelli, che ieri ha visitato il carcere milanese dove è recluso al 41bis Cospito.
L’anarchico è stato recentemente trasferito da Sassari al Centro di assistenza integrata del carcere di Opera.
“Cospito è focalizzato sulla battaglia per un 41bis più umano, tanto che ci teneva a specificare che ha paura che gli altri detenuti possano pensare che riceva trattamenti di favore in quanto noto. Aveva moltissimo questa preoccupazione”, ha detto il consigliere regionale lombardo di +Europa/Radicali Michele Usuelli.
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