Non ce l’ha fatta il 68enne ridotto in fin di vita il 27 aprile 2022, colpito alla testa da una fiocina di un fucile da sub scagliata dal figlio, nella loro casa a Santa Maria Coghinas, Sassari. Dopo un intervento chirurgico e un lungo periodo di riabilitazione in un centro specializzato di Oristano, il pensionato è morto nei giorni scorsi. La Procura di Sassari ha disposto l’autopsia. Il risultato si conoscerà tra tre mesi e sarà determinante per il processo a carico del figlio, al momento imputato con l’accusa di tentato omicidio pluriaggravato nei confronti dei genitori.
Il 47enne cagliaritano aveva ferito gravemente anche la mamma, colpendola con delle forbici da pesca. Con la morte del padre la sua posizione ovviamente si aggrava.
Le parole del figlio
Il mese scorso il gup del Tribunale di Sassari aveva stabilito il rito abbreviato. Nell’udienza di convalida dell’arresto, il figlio aveva dichiarato al giudice di non ricordare nulla: “Se ho fatto quello che dite, l’ho fatto involontariamente, non e’ dipeso da me”, aveva detto. La perizia psichiatrica aveva stabilito la pericolosità sociale e una sua infermità mentale parziale.
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