L’Assegno di inclusione è lo strumento pensato dal Governo Meloni per le fasce della popolazione più povere e fragili della popolazione italana. Dal 2024 sostutuirà il Reddito di cittadinanza insieme ad un’altra misura pensata dall’esecutivo in carica: il Supporto per la formazione e il lavoro.
Come spiega il sito del ministero del Lavoro, il Reddito di inclusione (Rei), questo il suo nome ufficiale, “sarà riconosciuto a decorrere dal primo gennaio 2024 quale misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, alla prova dei mezzi sulla base dell’Isee, alla situazione reddituale del beneficiario e del suo nucleo familiare e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa”.
L’assegno, a differenza del Reddito di cittadinanza e molto più stingente e viene erogato solo ai nuclei familiari cosiddetti “fragili”, seguendo così il motto”chi può lavorare deve lavorare” ripetuto dall’attuale maggioranza in campagna elettorale.
L’assegno andrà quindi a quelle famiglie che hanno almeno un componente in una delle seguenti condizioni: con disabilità, minorenne, con almeno 60 anni di età, in condizione di svantaggio e inserito ind’alt un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
La ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone ha annunciato che l’Assegno di inclusione andrà anche a tutti i soggetti inseriti in un percorso di protezione dalla violenza di genere fornendo in questo modo “un’arma in più, la libertà economica di denunciare per difendervi e tornare a vivere”.
L’assegno sarà erogato dall’Inps. Per averlo si deve essere cittadini europei o avere un familiare titolare del diritto di soggiorno. Si può essere cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, o titolare dello status di protezione internazionale. Si deve essere residenti in Italia per almeno 5 anni di cui gli ultimi 2 in modo continuativo. Non deve essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione e non deve avere sentenze definitive di condanna nei 10 anni precedenti la richiesta.
Per avere l’Assegno di inclusione, l’Isee non deve essere superiore a 9360 euro. Il reddito familiare deve essere inferiore ad una soglia di 6000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia di reddito familiare è di 7560 euro annui, moltiplicati per il parametro della scala di equivalenza.
Il nucleo familiare deve avere un valore della casa di abitazione non superiore a 150mila euro. Deve inoltre avere un valore ai fini Imu del patrimonio immobiliare (diverso dalla casa di abitazione) non superiore a 30mila euro. Il valore dei depositi e conti correnti non deve essere superiore a 10mila euro (8mila per la coppia e 6mila per la persona sola).
Nessun componente deve essere intestatario o avere piena disponibilità di veicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc. Non si deve essere proprietari di imbarcazioni da diporto e aeromobili.
L’importo è composto da una integrazione del reddito familiare fino a 6mila euro annui, o 7.560 se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. A questa cifra può essere poi aggiunto un contributo per l’affitto della casa. L’importo erogato non può essere inferiore a 480 euro annui e viene erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi. Dopo la sospensione di un mese può essere erogato per altri 12 mesi. I soldi verranno caricati dall’Inps attraverso la”Carta di inclusione“.
I componenti dei nuclei familiari beneficiari dell’Assegno di inclusione sono infine tenuti ad aderire a un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa.
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