Oggi la Corte d’Assise d’appello di Milano ha assolto Marzia Corini, medico anestesista, dall’accusa di aver ucciso suo fratello. Era stata imputata per aver causato la morte, il 25 settembre 2015, di Marco Corini, avvocato di personaggi famosi e calciatori, mediante un’overdose di Midazolam, un sedativo, nella sua residenza di Ameglia, nella provincia di La Spezia. La Corte ha adottato questa decisione nel processo di secondo grado bis, dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio l’assoluzione emessa dalla Corte d’Assise d’appello di Genova, che aveva ribaltato la condanna inflitta in primo grado a 15 anni.
La Corte milanese (presieduta dalle giudici togate Ivana Caputo e Franca Anelli) ha assolto Marzia Corini con la formula “perché il fatto non sussiste”. Questo avvenne dopo che la Cassazione, il 27 aprile dell’anno scorso, aveva annullato con rinvio una precedente sentenza di assoluzione emessa dalla Corte d’Assise d’appello di Genova. Inoltre, i giudici hanno deciso il “non doversi procedere” per prescrizione riguardo ad altri due reati contestati: un presunto furto di farmaci e un presunto falso nel testamento del fratello dell’imputata. Le motivazioni del verdetto saranno rese note entro 40 giorni. La Procura generale milanese, che aveva richiesto una condanna a 14 anni e 2 mesi di reclusione, in conformità con quella pronunciata in primo grado, potrebbe decidere di presentare ricorso in Cassazione dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza.