Attenti a quei due: Landini e Conte. Predicano bene ma razzolano male. Ultimamente hanno sbroccato. Succede. Colpa dello stress?
Entrambi sono molto impegnati nella scia di Elly Schlein nella speranza di trarne giovamento; la percepiscono in difficoltà e sono pronti a sostituirla o quantomeno a incamerare una sua quota. Le manovre sono già cominciate: sotto traccia e in controluce il leader della Cgil; più frontale ed esplicito il capo (per ora) dei Cinquestelle. Vediamo.
CGIL, RINNOVATI CONTRATTI A 5 EURO
Maurizio Landini, 61 anni, alla guida del sindacato dal 2019, ha sorpreso tutti. Dopo aver tuonato per mesi sui 9 euro salario minimo ha razzolato male ed è finito nelle fauci avverse. Due le accuse che non ti aspetti da un tribuno come lui. Ha siglato accordi ben al di sotto della soglia minima, roba da 5 euro; ed ha licenziato iscritti e funzionari storici su due piedi.
Di più : ai dipendenti cacciati che gli chiedono spiegazione e incontri “manco risponde”; così almeno ha detto Rossella ai giornalisti. Ne è uscito un polverone d’altri tempi. Non si contano le unghiate : da Landini bifronte a “peggio del peggior padrone”.
E molto altro ancora. Sono attese le sue risposte. Magari in piazza, davanti a tutti, il prossimo 11 novembre. Perché no?
I NUMERI FARLOCCHI DEL SUPERBONUS
Ci risiamo. Giuseppi insiste. Difende l’indifendibile. Cioè il Superbonus, la sua creatura. Ha cominciato al Forum di Cernobbio a dare i numeri; da allora non si è più fermato. Dice, senza rossori, che la sua trovata ha creato “un milione di posti di lavoro”.
Cala Trinchetto. L’ha detto al Corsera tempo fa, lo ha ribadito su Facebook, al club del mezzolitro. Numeri che poggiano su stime farlocche, non chiare, contraddittorie, con poca trasparenza. In più le analisi care a Conte poggiano le proprie stime su un “effetto moltiplicatore “ troppo elevato.
C’è poi un terzo limite. Si parla di realtà che hanno un potenziale conflitto d’interessi con il Superbonus. E questo vale per i rapporti realizzati dal CENSIS, da Nomisma, passando per il Cni. Certo, Conte può legittimamente dare tutti i numeri che vuole.
Resta il fatto che il Superbonus è la “più grande catastrofe contabile della storia della Repubblica dopo le baby pensioni”, come ha scritto “Il Foglio”.
Ultima chicca del leader grilllino: vorrebbe candidare alle Comunali di Firenze l’inviso (al Pd) Tommaso Montanari, 52 anni, fiorentino, rettore della Università per stranieri di Siena, un docente che “sta in bilico tra La Pira e Marx”. Giuseppi vuole rifilare una polpetta avvelenata a Elly Schlein, per spaccare il Pd e raccoglierne i cocci. Se anche questa non è una furbata, cos’e’?