Molti alberi caduti per il maltempo hanno danneggiato le auto che erano parcheggiate nelle vicinanze. Ma che cosa fare quando accade un evento del genere? Ma soprattutto, chi paga i danni?
Come prima cosa, va detto che il risarcimento non spetta all’assicurazione, a meno che la polizza stipulata con la compagnia assicurativa non preveda una copertura per danni provocati da agenti atmosferici. Ma se non si possiede questa copertura? L’articolo 2051 del Codice Civile stabilisce che “ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. Il dovere di risarcire il danno spetta, dunque, al proprietario dell’area in cui l’albero è caduto. Il che significa che, se si tratta di strade, piazze o parchi comunali, a risarcire il danno dovrà essere il Comune. Se si tratta di una strada extraurbana, la responsabilità deve essere individuata nel soggetto che deve assicurare la manutenzione e la sicurezza, come la Regione o l’ente gestore, ad esempio l’Anas. Se, invece, si tratta di un’area privata, la richiesta danni andrà presentata al soggetto o ente proprietario.
Se la propria auto si trova sotto un albero, bisognerà chiamare i vigili del fuoco per sapere se hanno già fatto un report sull’accaduto. Bisogna fare subito delle foto e, se si è in possesso di una polizza che protegge da danni atmosferici, bisognerà inviarle all’assicurazione. In molti casi, a richiedere il verbale ai vigili del fuoco sarà la stessa compagnia assicurativa.
Per richiedere il risarcimento al Comune, sarà necessario inviare una diffida attraverso raccomandata a/r. All’interno della diffida bisogna descrivere l’evento e riportare gli estremi del veicolo, del proprietario e tutti i dettagli relativi all’incidente: orario, luogo e danno con fattura del preventivo di riparazione. Bisogna allegare le prove di quanto accaduto, come fotografie, dichiarazioni dei testimoni e, se esiste, il verbale redatto da vigili del fuoco, polizia o carabinieri.
Una volta inoltrata la richiesta di risarcimento del danno, la Pubblica Amministrazione potrebbe rispondere che l’evento è dovuto a “caso fortuito” o “forza maggiore” e potrebbe negare il risarcimento o proporre un risarcimento non congruo. In questi casi si può conferire a un avvocato il mandato di avviare una causa contro il Comune. Una volta citato in giudizio, spetterà all’ente pubblico l’onere di dimostrare di avere diligentemente provveduto alla corretta manutenzione.
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