Aviaria sul Garda, morti alcuni gabbiani edd a La guardia resta alta anche se al momento si esclude allarmismo. Massima attenzione sul Lago di Garda e di conseguenza sugli altri laghi e corsi d’acqua bresciani: casi di influenza aviaria sono stati registrati in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna.
Sul Basso Garda sono morti diversi esemplari di gabbiani. Ad ammalarsi sono stati anche diversi aironi e anatre, recentemente ritrovate morte. Secondo Ats Brescia, il rischio per la popolazione al monento è basso. L’Agenzia di Tutela della Salute sta analizzando gli esemplari morti ed ha fatto sapere che resta “opportuno tuttavia raccomandare alla popolazione, senza alimentare allarmismi, di evitare il contatto diretto con animali selvatici. In particolare nel caso appaiano malati, moribondi o siano deceduti e di non provvederne autonomamente all’accudimento o alla raccolta e allo smaltimento delle carcasse”.
In caso vengano notate o scoperte morti anomale di uccelli, le segnalazioni devono essere fatte alla polizia provinciale e alla Ats competente per territorio. In caso di eventuale contatto involontario bisognerà lavarsi accuratamente le mani e a lavare ad una temperatura di almeno 60°C gli indumenti entrati in contatto con potenziali fonti di contaminazione, spiegano all’Ats. Evitare anche ovviamente di entrare in contatto con il pollame in allevamento nei tre giorni seguenti.
Ats e Polizia Provinciale effettuano continui campionamenti mootorando allo stesso tempo le segnalazioni. Adottate tutte le misure precauzionali per quanto riguarda lo smaltimento delle carcasse degli animali infetti.
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