foto archivio ANSA
La scomparsa di una bambina di 8 anni a Chieti ha scosso la comunità e messo in allerta le autorità locali. La piccola, che si trovava a casa degli zii durante il weekend, è scomparsa dopo essere stata affidata a loro in seguito all’arresto dei genitori. La minore era stata sottratta a un ambiente altamente pericoloso, dove era costretta a dormire tra panetti di droga e pistole, condizioni che avevano portato all’arresto dei suoi genitori e del fratello 17enne con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti e armi. Il 19 aprile, durante una perquisizione, gli investigatori avevano rinvenuto hashish, armi e munizioni nella casa della famiglia. La situazione ha portato il Tribunale per i Minori dell’Aquila a decidere per l’affidamento della bambina a una comunità e agli zii in determinati orari della settimana e durante i weekend.
L’allontamento è avvenuto proprio durante una delle visite agli zii, generando preoccupazione e avviando una ricerca a tappeto in tutto il Chietino per ritrovare la bambina. Le autorità stanno indagando a fondo per rintracciare la minore e garantire la sua sicurezza. La priorità è riportarla in un ambiente protetto e stabile, lontano dai pericoli che aveva precedentemente affrontato. Le indagini continuano e coinvolgono forze dell’ordine e comunità locale nella speranza di un esito positivo e rapido.
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