Due genitori di un bambino affetto da “un disturbo di deficit con iperattività” dell’Istituto comprensivo di Ladispoli, si rivolgono al Ministro Valditara affinché intervenga per far rispettare il decreto del Tar del Lazio, che ha ordinato il rientro immediato del figlio in classe. Il bambino, di soli 6 anni, è stato sospeso dalla scuola per 17 giorni, nonostante il provvedimento del Tar che ha disposto il suo reintegro. Secondo l’avvocato della famiglia, Daniele Leppe, il preside dell’istituto non ha rispettato il decreto del Tar, ignorando la decisione del tribunale e impedendo così al bambino di esercitare il suo diritto all’istruzione. L’appello dei genitori arriva dopo che la Repubblica ha reso pubblica la storia del bambino, mettendo in luce la situazione delicata in cui si trova la famiglia.
Il decreto del Tar del Lazio ha anche stabilito che al bambino siano garantite le ore di sostegno necessarie, in base alla gravità della sua condizione. Tuttavia, nonostante il chiaro ordine del tribunale, la scuola ha continuato a negare l’accesso al bambino e non ha provveduto alla nomina dell’insegnante di sostegno. L’avvocato Leppe ha sottolineato che il ricorso cautelare è stato depositato immediatamente dopo la comunicazione della sospensione, e il Tar ha emesso il decreto il giorno successivo, ordinando alla scuola di far rientrare il bambino e di garantirgli il supporto necessario. Tuttavia, l’inottemperanza della scuola all’ordine giudiziario ha portato i genitori a presentare denuncia ai carabinieri. L’appello dei genitori è rivolto al Ministro affinché intervenga immediatamente per garantire il diritto all’istruzione del loro figlio e per far rispettare la decisione del tribunale, assicurando così la sua serenità e il suo benessere.