Ha confessato il terzo complice del 24enne che nella notte tra il 3 e 4 gennaio scorsi ha teso un cavo d’acciaio in strada a Milano ed è stato poi arrestato. Il giovane complice, che ha 17 anni, si trova invece ricoverato in psichiatria in un ospedale milanese dal 5 gennaio.
Il ragazzo ieri sera, davanti ai genitori, avrebbe confessato di essere lui il secondo complice del 24enne, e il padre e la madre hanno chiamato i Carabinieri, che sono andati in ospedale identificandolo. A breve invieranno gli atti alla Procura della Repubblica per i Minorenni. Il secondo complice, di 18 anni, si è consegnato ai Carabinieri sabato sera a Monza ed è stato posto in stato di fermo.
La Procura di Milano valuterà se chiedere una perizia psichiatrica per il 24enne arrestato. Convalidando l’arresto e ordinando l’applicazione della misura cautelare in carcere, il gip Domenico Santoro ha disposto in quest’ottica che la direzione del carcere trasmetta con urgenza una “dettagliata ed approfondita relazione sanitaria che descriva le condizioni di salute psico-fisica” del ragazzo – risultato dagli atti un ragazzo con un’importante fragilità -, “con riserva di ulteriormente provvedere nel suo interesse”. Successivamente, in base a quanto emergerà dal documento, al momento non ancora arrivato sul tavolo del gip, il pm Enrico Pavone deciderà se chiedere la perizia.
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