Berlusconi, svelato il testamento: a Marina e Pier Silvio il controllo Fininvest, 100 milioni alla Fascina

Continuità, nelle aziende e nella vita famigliare: il testamento di Silvio Berlusconi è stato aperto e la vita nella galassia del fondatore di Mediaset e di Forza Italia non cambia. Le sue ultime volontà sono state rese note davanti a due testimoni, gli avvocati Luca Fossati e Carlo Rimini, in “rappresentanza” dei figli, collegati da remoto.

Testamento Berlusconi, a Marina e Pier Silvio il controllo Fininvest

Si parte da Fininvest: la maggioranza va a Pier Silvio e Marina Berlusconi, i figli di primo letto, che avendo ricevuto l’intera quota disponibile, raggiungono insieme il 53% del gruppo con quote paritarie. A Marta Fascina va un legato di 100 milioni e a Marcello Dell’Utri uno di 30. Al fratello Paolo un legato di 100 milioni. “Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”, si legge in una frase rivolta ai figli contenuta nel testo. “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”.

Il testamento era stato aperto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 5 luglio, dal notaio di famiglia, Arrigo Roveda, a Milano. Davanti a lui i due testimoni, gli avvocati Luca Fossati e Carlo Rimini, per conto dei cinque figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora, Luigi.

Le quote delle società

L’aspetto più rilevante per i mercati riguardava ovviamente le società quotate in Borsa e controllate dalla cassaforte di famiglia Fininvest: Mfe (la ex Mediaset, 50%), Mondadori (53%), Mediolanum (30%).

Il tema testamentario riguarda il terzo del patrimonio di cui il fondatore dell’impero ha potuto disporre liberamente (la cosiddetta quota disponibile), avendo cinque figli ma non un coniuge. Oltre alla Fininvest, a comporre il patrimonio ci sono anche immobili e beni per centinaia di milioni. La partita sulle quotate, però, dipende proprio dalla ripartizione del 61,21% di Fininvest intestato a Silvio Berlusconi.

I due terzi di questa quota, per rispettare la legittima, dovrebbero comunque essere divisi in parti uguali e quindi tutti i figli salirebbero al 15,8% a testa, con i tre figli di Veronica Lario, Barbara, Eleonora e Luigi, che arriverebbero complessivamente al 47,4%. La suddivisione del restante 20% era l’incognita alla quale si attendeva una risposta per capire se il tradizionale equilibrio nella gestione operativa delle società – con Pier Silvio che ha sempre guidato Mfe e Marina che siede alla presidenza di Fininvest e Mondadori – potesse esser messo in discussione. 

100 milioni a Marta Fascina

Secondo Repubblica ci sarebbero anche una serie di “bigliettini” lasciati a Fascina da Berlusconi. Ci sarebbero le ultime volontà dell’ex premier scritte durante l’ultimo ricovero. Indiscrezioni hanno parlato di 100 milioni a lei destinati, ma che i legali dovranno valutare se includere o meno nel testamento. 

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Filippo Limoncelli