Il bimbo di 10 anni morto cadendo in un pozzo artesiano nel Siracusano è il fratellino di un bimbo disabile. I due partecipavano a una escursione organizzata dalla “Fondazione Anffas di Palazzolo Acreide Doniamo sorrisi”. Salva una operatrice che ha tentato invano di soccorrere la vittima.
Si tratta di una operatrice della cooperativa Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale (Annfpas) la donna soccorsa dopo essere caduta in un pozzo artesiano nel Siracusano. Il pozzo, profondo 15 metri, era per la metà pieno di acqua. Il bimbo è salito sulla lamiera che copriva il pozzo artesiano, il coperchio ha ceduto, lui è precipitato.
Quando si è accorta che il bambino era caduto nel pozzo si è fatta calare giù con una corda, ma è scivolata dentro non riuscendo più a salire ed è stata poi tirata fuori dai vigili del fuoco.
L’incidente sarebbe avvenuto durante un’escursione organizzata dall’Anffas. La procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta, ancora a carico di ignoti, in cui si ipotizza il reato di omicidio colposo. I magistrati stanno cercando di ricostruire la dinamica della tragedia e di capire se il pozzo, profondo 15 metri, fosse segnalato.
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