Tragedia ad Artena, cittadina vicino Roma, dove un bimbo di 2 anni è morto nel sonno. Alcuni media ipotizzano che forse ad uccidere il piccolo nella casa della frazione Colubro possa essere stata la Sids (morte in culla, ndr).
Ad accorgersi che qualcosa non andava erano stati i genitori stessi. I due hanno allarmato il 118 e sul posto è arrivata un’ambulanza Ares, con i sanitari e l’auto con il medico che purtroppo non hanno potuto fare nulla. Per capire cosa sia potuto succedere al bambino pare sia stata disposta un’autopsia. Anche i Carabinieri della Compagnia di Colleferro si sono precipitati sul posto per cercare di far luce sul tragico evento.
L’ipotesi più probabile è che si sarebbe trattato di una cosiddetta “morte in culla”. Una sindrome ancora non spiegata dalla medicina, che costituisce la principale causa di morte tra i neonati entro i cinque mesi di vita. Nota anche come “SIDS”, acronimo inglese di “Sudden Infant Death Syndrome”, la “morte in culla” colpisce in Italia un bambino ogni duemila.
L’Ospedale Bambino Gesù di Roma, sensibile per finalità istituzionali al tema, ha pubblicato sulla Sids una guida per tentare di prevenire decessi del genere. Se le cause organiche non sono ancora note, si conoscono invece quali sono i fattori ambientali correlati, che ne aumentano la probabilità. Tra le raccomandazioni mediche ci sono indicazioni di comportamenti da evitare e diverse buone pratiche.
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