Nel pomeriggio di ieri, 4 gennaio, all’ufficio immigrazione di Bologna, un agente di polizia di 23enne è riuscito a sbloccare le vie respiratorie di un bambino di 2 anni che stava soffocando, salvandogli la vita.
Il bimbo, di nazionalità bangladese, si trovava lì insieme ai genitori, quando la madre, agitata, si è accorta che suo figlio, che si trovava nel passeggino, sembrava incosciente e ha chiesto aiuto. Il poliziotto è così intervenuto, inizialmente prendendo il piccolo in braccio e mettendolo a testa in giù per sbloccare un’eventuale ostruzione delle vie respiratorie, ma invano. È così partita la chiamata al 118 che ha fornito le istruzioni per praticare al bimbo la manovra di Heimlich, ma nemmeno quella ha funzionato. A quel punto le condizioni del bambino stavano peggiorando e allora il giovane agente ha tirato fuori con l’indice la lingua dalla bocca del piccolo, che finalmente ha rigurgitato ed è tornato a respirare. “Se non avesse agito così, il bambino sarebbe morto”, hanno detto i sanitari.
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