Preoccupa lo stato di salute della torre Garisenda, la più bassa (e più pendente) delle due torri simbolo di Bologna. Il Comune ha infatti recintato e chiuso al traffico il tratto di via San Vitale, fra via Zamboni e via Rizzoli, che costeggia la torre, per consentire una serie di monitoraggi.
Bologna, transennata la Torre Garisenda, preocuppano le oscillazioni
Questo renderà necessarie, fino a venerdì, deviazioni alla viabilità che riguarderanno soprattutto il trasporto pubblico, visto che le torri si trovano nel cuore del centro della città. Sempre per consentire i monitoraggi sarà chiusa al pubblico anche la ‘gemella’ torre degli Asinelli.
Dal Governo è giunta una critica aperta al Comune di Bologna: avete sottovalutato i rischi. La situazione della Garisenda è “peggiorata”, spiega la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni.
“I dati sulle oscillazioni ci preoccupano – riferisce la leghista in un’intervista al Qn -. E forse, da parte del comitato scientifico comunale che si occupa della conservazione della torre, c’è stata una sottovalutazione della situazione”.
Il Governo tira alle orecchie al Comune
Il manufatto è soggetto “a un movimento di torsione che aggrava la sua condizione”, spiega Borgonzoni. “Non è che la torre possa cadere da un momento all’altro, però potrebbe verificarsi un piccolo distacco di materiale”.
“A dare l’alert al ministero è stata, qualche mese fa, la soprintendente Tomba”, evidenzia la sottosegretaria. “È grazie alle sue segnalazioni che mi sono attivata immediatamente per ottenere i 5 milioni di euro del Pnrr”. Borgonzoni non risparmia alcune critiche al Comune, amministrato dal centrosinistra.
“Di solito il percorso è inverso, sono i Comuni e gli enti locali a segnalare le criticità al Ministero, e non viceversa”. “Temo che il comitato – aggiunge – si sia perso più in discussioni interne che ad andare a fare analisi sul campo per capire il livello di rischio”.