Bolzano, tra le città incluse nel più ampio progetto europeo sul consumo di droga, è stata sottoposta a un’analisi delle acque reflue condotta dall’Agenzia Europea per il Monitoraggio delle Dipendenze (Emcdda). I risultati, pubblicati in seguito alla raccolta di campioni tra marzo e maggio 2023 in 88 città, di cui due italiane, Bolzano e Milano, hanno evidenziato la presenza di sostanze come cannabis, cocaina ed ecstasy. Nel dettaglio, per quanto riguarda i residui di cocaina, Bolzano ha registrato dati superiori rispetto a Milano, con una media di 447 mg al giorno ogni 1000 abitanti, con picchi che raggiungono i 554 mg durante il fine settimana. Questo supera anche Innsbruck, terza città austriaca per residui di cocaina, con una media giornaliera di 423 mg.
Peter Koler, responsabile del Forum Prevenzione dalle dipendenze, sottolinea l’importanza di considerare anche l’impatto del turismo e della logistica nei risultati delle analisi delle acque reflue. Questo è evidente guardando i dati di città come Kufstein, al confine tra Austria e Germania, dove il transito di autocarri influenza la presenza di cocaina. Contrastare l’uso di cocaina è diventato più complesso nel tempo, secondo Koler, a causa del suo status meno demonizzato rispetto ad altre sostanze come l’eroina, e del suo consumo più diffuso in diversi ambienti, non solo quelli di degrado.
L’uso di cannabis rimane prevalente in Europa, con milioni di consumatori tra i 15 ei 64 anni. A Bolzano e Milano, i dati sull’uso giornaliero sono simili, con una media di 54 e 57 mg ogni 1000 abitanti rispettivamente. Innsbruck, invece, registra 84 mg. Dopo un calo nel 2021, l’uso di cannabis è nuovamente in crescita, probabilmente a causa della ripresa delle attività ricreative dopo i periodi di restrizioni dovuti alla pandemia di Covid-19. L’uso di ecstasy è in aumento a Bolzano, passando dai livelli del 2021 ai valori del 2023, superando addirittura i livelli pre-pandemia del 2018. Tuttavia, questi numeri rimangono inferiori rispetto a Milano. Anche l’uso di anfetamine, dopo un calo, è tornato a crescere nel 2023, sebbene i valori siano inferiori a quelli di Milano. Le metanfetamine, invece, sembrano essere scomparse dalle analisi.