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Brandizzo, i due sopravvissuti: “Il treno non lo abbiamo visto né sentito arrivare”

Andrea Girardin Gibin, 50enne di Borgo Vercelli caposquadra della Sigifer, e Antonio Massa, 45 anni, tecnico manutentore di Rfi, sono i due sopravvissuti della strage di Brandizzo dove un treno a 160 km/h ha travolto un gruppo di operai che stava lavorando sui binari.

“Il treno non l’ho neanche sentito arrivare – le parole di Andrea Girardin Gibin riportate dal Corriere della Sera -. Ho alzato lo sguardo e sono stato abbagliato dalle luci del convoglio”, dice Girardin Gibin. “Mi sono lanciato in avanti, sul secondo binario. Lo spostamento d’aria provocato dal treno mi ha buttato a terra”.

Antonio Massa era accanto a lui: “Non mi sono accorto di nulla, il treno non l’ho visto arrivare”.

Brandizzo, chi erano le vittime

Cinque in totale le vittime. Sono Michael Zanera, 34 anni; Giuseppe Sorvillo, 43 anni; Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni; Giuseppe Aversa, 49 anni; Kevin Laganà, 22 anni.

I cinque risultano deceduti sul colpo a causa del forte impatto. Erano tutti operai della società Sigifer di Borgo Vercelli, nel Vercellese e al momento dell’incidente stavano per iniziare la sostituzione di alcune rotaie. 

Due delle cinque vittime erano siciliane. Il più giovane, Kevin Laganà, 22 anni, era originario di Messina, mentre Giuseppe Saverio Lombardo di 53 anni era originario di Marsala. Laganà si era trasferito in Piemonte e viveva a Vercelli. Dopo aver terminato la scuola aveva iniziato, appena maggiorenne, nel 2019, a lavorare per la Sigifer di Borgo Vercelli che si occupa di armamento ferroviario in tutta Italia. Molto legato alla famiglia, soprattutto al fratello Antonino e al padre Massimo. Giuseppe Saverio Lombardo, 53 anni, di Marsala. Lombardo fino al 2001 ha vissuto in Sicilia poi si era trasferito in Piemonte, a Vercelli, qui aveva trovato lavoro presso la Sigifer srl, che ha sede a Borgo Vercelli. Giuseppe Saverio Lombardo era sposato, lascia un figlio.

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