Bruciò la compagna fuggita dalla guerra: ergastolo per l’ex compagno. Un cittadino ucraino di 27 anni, ritenuto colpevole di avere ucciso nel marzo 2022 a Napoli, nel rione Borgo Sant’Antonio, una sua connazionale di 23 anni, giunta in Italia due mesi prima.
L’uomo, secondo le tesi dell’accusa, è ritenuto il responsabile dell’incendio appiccato all’abitazione della donna. Il verdetto è arrivato ieri dalla terza sezione della Corte d’assise di Napoli. Non si sarebbe trattato quindi di un corto circuito, come ipotizzato all’inizio tra le possibili cause.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo ha appiccato fuoco in casa dell’ex compagna, che rimasta intrappolata nel bagno dell’abitazione morì, senza vie di fuga. Nell’abitazione c’era anche la figlia della donna, di soli 5 anni, salvata da una coinquilina 60enne di nazionalità russa. Per la piccola il giudice ha disposto una provvisionale da 100mila euro, come riportato dal Corriere della Sera.
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