Bus surfing
Il fenomeno del “bus surfing” sta diventando sempre più diffuso in Lombardia. Da Lodi a Milano, gli episodi si moltiplicano giorno dopo giorno e sui social capita spesso di imbattersi in video che mostrano i giovanissimi aggrappati agli autobus in corsa mentre gli amici riprendono la scena con gli smartphone.
Uno dei primi episodi una settimana fa, in cui un ragazzo si è aggrappato al retro di un bus per quasi 8 km. I protagonisti sono sempre minorenni, che emulare il gesto, mettono a rischio la loro vita e quella degli altri. Gli autisti sono esasperati e chiedono maggiori controlli e sanzioni per disincentivare questo comportamento. Nell’ultimo caso finito sui social, una volante dei carabinieri ha colto sul fatto un minore rincorrendo il bus dov’era aggrappato.
L’ultimo caso arriva da Sesto San Giovanni. Nel video si vede un giovane in piedi sul paraurti posteriore di un bus Atm. A Milano la folle moda risale a qualche anno fa, quando erano state segnalate le imprese di ragazzi attaccati al tram oppure ai camion dell’Amsa.
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