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Caccia in Veneto al tagliatore di velox, 8 raid in 7 mesi: per i cittadini è il nuovo Robin Hood

Caccia al tagliatore di velox: i sindaci sono sul piede di guerra, i cittadini tifano per il loro Robin Hood. Segno di questi tempi micragni, l’ennesima storia che rimbalza dalla fervida provincia italiana.

Monicelli ne farebbe un film dissacrante. I fatti:  provincia di Rovigo , basso Polesine, sponda destra del Po. Da queste parti la scrittrice Renata Vigano’ ha ambientato il suo romanzo neorealista (“L’Agnese va a morire”) poi immortalato sugli schermi dal regista genovese Giuliano Montaldo. Ma questa era una storia partigiana della Resistenza Italiana.

Oggi invece la resistenza è di tutt’altra natura: c’è un signore che di notte con il flessibile si diverte a tranciare di netto alla base gli autovelox. In sette mesi ne ha fatti fuori 8 infliggendo un duro colpo alla “ giungla” di autovelox in provincia di Rovigo. Una strage. In Veneto lo chiamano già “ Fleximan”, i social lo esaltano. Ogni rilevatore di velocità ha subito un danno di 15.000 euro.

Azzoppati i raggi laser che calcolano la velocità di ogni vettura; e se tale velocità è superiore al limite, l’apparecchio scatta una foto alla targa.

LA RABBIA DEI SINDACI
I sindaci della zona veneta sono arrabbiati e pronti a sporgere denuncia. Ha detto Layla Marangoni, sindaca di Taglio di Po:” Si, sporgeremo denuncia”. Sulle  tracce di “ Segavelox” detto anche “ Il tagliator Cortese” ci sono diversi investigatori. Si è già scatenata una caccia all’uomo.

L’ultima impresa e’ stata a Capodanno, sulla statale Romea poco prima dello svincolo per Albarella. La sera di Natale si era concesso un bis segando velox a Taglio di Po e poi a Corbola (isola di Ariani). Un bel regalo per gli automobilisti.

LA SOLIDARIETÀ DEI SOCIAL
Bufera sui social: c’è chi si indigna ( pochi) e chi gioisce ( tanti). Le imprese del “Robin Hood de noartri” hanno evitato decine di maxi multe ad altrettanti automobilisti stanchi di subire ingiustizie e soprattutto di pagare. C’è addirittura chi invoca il suo intervento anche nella vicina Ferrara. E scrivono:”Vieni, non devi avere una sola notte libera”.

RISCHIA FINO A TRE ANNI PER DANNEGGIAMENTO
Il giustiziere della notte, favorito dal vento della solidarietà, rischia dai 6 mesi ai 3 anni di reclusione per danneggiamento.

Ma la gente non ci sta e il polverone sale alle stelle. Va comunque ricordato il principio dei rilevatori che non è solo quello di fare cassa come credono i più; ma soprattutto è un deterrente contro chi corre troppo.

Non va dimenticato che la velocità è la principale causa di incidenti. Tuttavia, nonostante tutto, questi velox vengono percepiti come trappole per fare soldi. Cioè nei bancomat per rimpinguare le casse dei comuni.

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