Maria Antonietta Cutillo è morta folgorata a 16 anni nella vasca da bagno mentre si trovava al cellulare con un’amica, proprio colei che ha lanciato l’allarme. L’autopsia aiuterà a capire le cause, ma le ustioni che sarebbero state trovate su una mano completamente carbonizzata sembrano non lasciare dubbi che la morte sia avvenuta per folgorazione.
Morta folgorata per il cellulare nella vasca da bagno, il racconto dell’amica
“Sei volata in cielo amore mio, sei andata via urlando il mio nome durante una videochiamata”. Inizia così il videoricordo postato su TikTok per Maria Antonietta da Fabi, l’amica con la quale era in videochiamata al momento dell’incidente e che l’avrebbe vista morire. “Quella scena non la dimenticherò mai e poi mai – scrive -. L’ultima chiamata, l’ultima risata insieme, l’ultima scemenza insieme è stata oggi piccola mia e mentre parlavi con me è successo ciò. Ho la tua voce che mi rimbomba in testa mentre urlavi il mio nome, ho la scena davanti agli occhi, ho i tuoi occhioni verdi davanti, ho la tua risata in mente”. E continua: “Era un’amica spettacolare, ora il banco accanto a me sarà vuoto e chiunque si metterà non sarà mai e poi mai te. Mi manchi cuore mio, ti ho davanti ai miei occhi fissa”.
Cosa è successo
L’incidente è avvenuto martedì sera intorno alle 19:30 a Montefalcione, in provincia di Avellino. Secondo una prima ricostruzione, la giovane era nella vasca da bagno e stava parlando al cellulare con la sua amica. Si ipotizza che l’apparecchio, con il carica batterie collegato alla presa elettrica, possa essere scivolato in acqua ed abbia innescato il cortocircuito fatale. Prima, comunque, avrebbe lanciato un urlo, raccolto dall’amica al telefono. E sarebbe stata proprio lei a lanciare l’allarme.
Tra le ipotesi c’è quella che Antonietta abbia toccato con la mano la presa elettrica cui era attaccato il caricabatterie nel tentativo di recuperare il cellulare, circostanza che spiegherebbe le ustioni, ma circola anche quella secondo cui la scossa sarebbe provenuta da un phon con cui avrebbe tentato di asciugare il telefono, che sembra impugnasse ancora quando sono arrivati i soccorsi.
Le indagini
Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, che hanno già sentito gli operatori del 118, i primi ad arrivare nell’abitazione dove il corpo senza vita della giovane è stato trovato nel bagno senza vita. Il pm Vincenzo Toscano, che coordina l’inchiesta aperta dalla procura di Avellino, ha disposto il trasferimento della salma all’ospedale Moscati in attesa degli accertamenti medico-legali.