(foto Ansa)
“Ho sentito un boato, l’acqua è iniziata a entrare ed è arrivata alla seconda rampa di scale, quasi al primo piano dove ci eravamo rifugiati. Ho sentito mia figlia mettersi a piangere e mi sono spaventato. Ieri sera abbiamo perso tutto, non abbiamo più nulla”. E’ il racconto all’agenzia Ansa di Giuseppe, sfollato insieme alla famiglia, anche con la figlia e il nipotino, dopo che la sua casa a Campi Bisenzio è stata invasa dall’acqua.
Giuseppe e la sua famiglia è una delle circa 40 persone che in questo momento sono ospitate allo Spazio reale, a San Donnino, dove è stato allestito uno spazio dove accogliere le persone che non possono tornare nelle loro case. C’è anche chi si è portato dietro il gatto, “è uno di casa”. Qualcuno ha preferito lasciare il centro di accoglienza per tornare a casa, ospiti dei vicini ai piani più alti. In serata sono attesi comunque nuovi arrivi e sono pronte un centinaio di brandine per ogni evenienza.
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