È stato accertato in Toscana il primo caso di candida auris del 2023 in Italia, un fungo altamente pericoloso per l’essere umano a causa del suo tasso di mortalità e della sua resistenza agli antimicotici. Dopo aver diagnosticato l’infezione fungina – facilmente trasmissibile – il 17 marzo a un paziente che si trovava presso l’ospedale di Cisanello, a Pisa, il direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive dell’ospedale pisano, Marco Falcone, ha voluto rassicurare i cittadini: l’infezione sarebbe sotto controllo.
La Candida auris è fungo lievitiforme, un lievito quindi, che può determinare varie forme di candidosi, ma a differenza di altri tipologie di Candida può rivelarsi altamente pericoloso per l’essere umano. Il termine “Auris” deriva dal latino “orecchio”, denominazione attribuita per essere stato isolato dal condotto uditivo esterno della prima paziente.
Il fungo presenta delle caratteristiche preoccupanti, come la sua capacità di essere resistente alle principali categorie di antimicotici (che gli è valso il nome di super-fungo), di persistere per molto tempo nell’ambiente, risultando difficile da eradicare causando a volte infezioni che possono risultare letali per i pazienti.
La sintomatologia varia causa un rallentamento nella diagnosi, al punto che a volte l’infezione viene rilevata solo quando ormai ha raggiunto organi vitali. Stando alle statistiche, solitamente, le infezioni da candida auris sono principalmente accompagnate da:
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