Furto dei cani di razza a Roma: un fenomeno criminale pericolosamente in crescita negli ultimi cinque anni non solo nella città metropolitana ma anche in provincia, specialmente a partire dallo scorso ottobre. Ai Carabinieri forestali infatti, oramai arriva una denuncia ogni sette giorni.
I cani vengono rubati, scrive Il Messaggero, da bande specializzate ed anche da ladri occasionali che fiutano il business. Si tratta di un giro d’affari che coinvolge anche veterinari compiacenti. Gli unici in grado di rimuovere i chip identificativi degli animali e di produrre certificati vaccinali clonati da cani che hanno un’età simile. Una volta scoperti (è accaduto nel quartiere di Fidene), questi professionisti vengono denunciati e cancellati dall’albo.
Furti sono accaduti anche a Ostia. Qui le vittime sono stati due anziani. Sempre ad Ostia, il grande quartiere romano che si affaccia sul mare, ad una ragazza sono stati sottratti i due cagnolini che aveva al guinzaglio. Due uomini a bordo di un furgone bianco si sono avvicinati: uno dei due è sceso ed ha reciso con un coltello la corda del guinzaglio rubando il cane più piccolo. Ed ora nella zona di Lido di Levante vengono organizzate delle ronde per verificare che non passi di nuovo il furgone bianco.
Da ottobre sono stati segnalati furti di cani in provincia, esattamente a Civitavecchia e a Nettuno. Tornando a Roma, segnalazioni provengono dai quartieri di Spinaceto, Vitinia e Magliana. Ai Parioli il furto è avvenuto in un palazzo nobiliare: i ladri non hanno rubato solo un bulldog francese che se venduto con pedigree arriva a costare anche 2 mila euro. I ladri ne hanno approfittato per portare via anche oggetti preziosi e artistici per un valore che supera i 200mila euro. All’Eur, le telecamere hanno ripreso i ladri che, dopo aver scavalcato incappucciati la recinzione esterna del cortile, hanno agguantato un barboncino.
Altri furti sono stati denunciati anche nei pressi delle aree verdi e delle ville cittadine. Qui i ladri puntano in particolare modo le persone anziane e approfittano del fatto che nelle aree verdi gli animali spesso vengono lasciati liberi. Un complice distrae la vittima chiedendo un’informazione. L’altro fa intanto sparire il cane. I ladri guardano con interesse alle razze più piccole: barboncini, maltesi o pinscher. Esemplari che comunque hanno un valore d’acquisto che parte dagli ottocento euro in su. Chi li ricetta li rivende poi a cifre che si aggirano intorno ai 3-400 euro nel caso il cane valga 800 euro. Un valore che si aggira quindi sempre intorno alla metà del valore effettivo.
Il Furto dei cani di razza a Roma ha pure un suo mercato. Per venderli c’è chi utilizza anche siti legali come il Market Place di Facebook. “Mi hanno trasferito per lavoro e non posso più tenerlo, lo cedo solo a veri amanti” è una delle frasi che viene usata. E ancora. “Ho i genitori anziani che stanno male, devo curarli e non posso lasciare il mio cagnolino solo in casa”. E come se non bastassero i furti, negli ultimi tempi le forze dell’ordine hanno segnalato tir carichi di cani provenienti dall’Est Europa destinati ad allevamenti del Centro Italia. Cani la cui provenienza resta dubbia.
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