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Il caporalmaggiore dell’esercito Lucente Pipitone morto dopo una lite in strada a Centocelle

Lo hanno aggredito nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 febbraio a Centocelle, nel quadrante est di Roma. Non ce l’ha fatta il caporalmaggiore dell’esercito Danilo Salvatore Lucente Pipitone, di 44 anni, che lavorava come infermiere all’ospedale militare del Celio.

Il 44enne, preso a calci e pugni, era stato ritrovato privo di conoscenza all’angolo tra via dei Sesami e viale Palmiro Togliatti. Sono stati alcuni passanti ad allertare le forze dell’ordine. Ricoverato in gravissime condizioni al Policlinico Umberto I, aveva un taglio al sopracciglio e un profondo colpo dietro la nuca. Ferite che gli sono state fatali.

Sul caso sono al lavoro gli uomini della Squadra Mobile che avrebbero già sentito alcuni testimoni. La pista più accreditata è quella della lite per viabilità ma non se ne escludono altre. Per fare luce sull’accaduto sono al vaglio anche le telecamere di sorveglianza della zona.

Roma violenta, botte a una donna e giovane gambizzato 

Continuano gli episodi di violenza nella capitale, specie in periferia. Sabato sera un giovane di 27 anni è stato ferito da colpi di arma da fuoco alle gambe nella zona di Morena. Il giovane è stato raggiunto da almeno due proiettili. Nell’agguato è rimasto leggermente ferito anche un ragazzo di 21 anni che era in compagnia del 27enne. Le condizioni dei due non sono gravi.

Sempre venerdì pomeriggio, all’Infernetto, due ristoratori, marito e moglie, come riportano alcuni quotidiani, si sono recati all’ospedale Grassi di Ostia dichiarando di essere stati raggiunti da alcuni colpi di pistola mentre erano in auto con il loro figlio neonato. Ad avvicinarli due sicari a bordo di uno scooter. Dietro l’agguato ci potrebbe essere l’ombra della malavita.

Nella notte tra martedì e mercoledì una donna di 36 anni è stata aggredita con pugni in pieno volto davanti al portone di casa, in zona Pigneto. Gridando, la vittima ha richiamato l’attenzione di alcuni residenti che hanno chiamato i soccorsi. Portata all’ospedale Vannini, le sono stati dati dieci giorni di prognosi.

Una settimana fa, di domenica, nei pressi della stazione Termini un milanese di 46 anni, residente a Roma, è stato avvicinato da tre persone che lo hanno derubato e accoltellato. La vittima è ricoverata in prognosi riservata al Policlinico Umberto I, le sue condizioni sono molto gravi. I tre sono stati fermati poche ore dopo l’aggressione dalla polizia: ad incastrarli anche un video di una telecamera presente in zona.

Sempre alla stazione Termini l’1 gennaio una ragazza israeliana di 24 anni era stata accoltellata da un polacco di 25 anni, senza fissa dimora, poi arrestato alcuni giorni dopo a Milano. L’aggressione, anche in questo caso, era stata ripresa dalle telecamere e per l’uomo la Procura ha chiesto il giudizio immediato.

Dopo i due episodi il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ha deciso di aumentare i controlli attorno alla Stazione, illuminare meglio le strade limitrofe più buie, anche per rendere più efficaci le telecamere di sicurezza che a loro volta saranno aumentate; inoltre ci saranno più controlli sui locali e gli esercizi commerciali aperti fino a tardi e agenti delle forze dell’ordine in più. 

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