Proseguono i rincari del carburante, con i listini che nell’ultima settimana, in base ai dati comunicati oggi dal Mase, hanno registrato nuovi rialzi. La benzina ha raggiunto la scorsa settimana la media di 1,969 euro al litro, il gasolio 1,876 euro, con un incremento in appena 4 mesi del +9% per la verde e addirittura del +13,7% per il diesel.
E’ l’analisi di Assoutenti secondo cui “rispetto a maggio 2023, un pieno di benzina costa oggi agli automobilisti 8,1 euro in più (+194 euro all’anno a famiglia ipotizzando due pieni al mese), mentre per un pieno di gasolio la maggiore spesa raggiunge quota 11,3 euro (+271 euro all’anno a famiglia)”.
Rialzo prezzi carburante, la denuncia di Assoutenti
“Il Governo deve tagliare da subito le accise in modo da alleggerire i costi dei rifornimenti e calmierare la crescita dei listini al dettaglio – afferma il vicepresidente Assoutenti, Gabriele Melluso – Il rischio concreto è quello di una nuova ondata di rincari in tutti i settori determinata dalla crescita senza sosta dei carburanti, con effetti negativi su inflazione, reddito e consumi delle famiglie. Ci sono ampi margini per ricorrere all’extragettito Iva garantito dall’aumento di benzina e gasolio per intervenire con decisione sulle accise”.
Tabarelli (Nomisma): “Domani aumenti benzina”
Questa mattina era stato il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, ad annunciare nuovi rialzi: “Domani (mercoledì 13 settembre, ndr) vedremo altri aumenti alla pompa, stasera andate a fare il pieno, perché oggi” il petrolio “prende due dollari e ci sono scorte basse e c’è carenza di capacità in giro”. economia.
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