Catania è quasi tutta senza acqua potabile. La causa è l’interruzione della fornitura di energia elettrica perché l’asfalto delle strade è rovente e danneggia i cavi interrati. Tutti gli impianti di produzione quindi sono fermi da ore, sia quelli di Sidra, la società partecipata al 100% dal Comune che gestisce la rete idrica, sia quelli di altri fornitori.
Al momento non è possibile fare previsioni sui tempi di ripristino del servizio idrico in quanto questi ultimi dipendono dai tempi di ripristino del servizio elettrico da parte di E-Distribuzione. La Protezione civile regionale sta monitorando la situazione. “Tutti i sindaci sono stati contattati – si spiega – per verificare e segnalare le criticità relative a strutture socio-sanitarie, pozzi di acqua potabile, famiglie con anziani e bambini senza acqua o senza corrente elettrica, in primis. Sia la società Acoset e Sidra nei giorni scorsi avevano dichiarato problemi di fornitura di acqua nel territorio”.
A Catania ed Acireale, dove sono stati istituiti i Centri operativi comunali, sono state attivate delle organizzazioni di volontariato per assistenza alla popolazione e già sono operative con disponibilità di trasporto e soccorso.
Secondo la ricostruzione di E-Distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce le reti elettriche di media e bassa tensione, tutto è dovuto a “condizioni di emergenza climatica eccezionale”. “La temperatura dell’asfalto delle strade – si spiega – è rovente, sfiorando, ormai da alcune settimane, i 50 gradi. Questo, se aggiunte alla forte umidità, non consente la corretta dissipazione del calore con conseguente danneggiamento dei cavi interrati.
Per fronteggiare le conseguenze dei blackout che stanno interessando principalmente la provincia di Catania è al lavoro, già da alcuni giorni, una task force composta da più di 420 tecnici, provenienti anche da altre Regioni, di cui circa 200 di imprese terze“. E-Distribuzione “ha potenziato ulteriormente il numero di risorse messe in campo per mitigare l’effetto della eccezionale ondata di calore in atto sulla regione Sicilia ed in particolare nella zona di Catania”. “Per limitare i disagi ai cittadini – conclude la nota – in attesa di terminare le riparazioni, sono sistematicamente utilizzati per le rialimentazioni d’emergenza 5 Power Station e 40 Gruppi Elettrogeni. Tutti gli interventi sono realizzati in costante coordinamento con le Istituzioni locali, le Prefetture e la Protezione Civile Regionale”.
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