La chef del ristorante è Marame Cissè, premiatissima cuoca di origini senegalesi. Una cliente e il suo compagno, dopo averlo saputo, si alzano senza consumare nulla e se ne vanno. Accade ad Agrigento nel ristorante Ginger people& food. La donna, dopo aver visto il menu ha chiamato la cameriera chiedendole se la cuoca fosse di colore. Alla risposta affermativa è andata via senza dire nulla.
Marame Cissè, la chef è nera: la cliente si alza senza consumare nulla e se ne va
A raccontare questo episodio di razzismo con un post su Facebook è Carmelo Roccaro, presidente della cooperativa sociale che gestisce il ristorante. La vicenda la riprende il Giornale di Sicilia. La cuoca è Marame Cissè, un’abile professionista che ha vinto diverse competizioni aggiudicandosi anche il titolo di campionessa mondiale di Cous cous.
La donna è nata in Senegal ed è arrivata ad Agrigento nel 2012 per ricongiungersi col marito. “Dopo qualche minuto ti ho visto alzare da tavola, disturbata, e dirigerti verso l’uscita” scrive Roccaro nel post “Lettera a una sconosciuta”. Ti sono venuto incontro per capire cosa stesse succedendo ma non mi hai degnato di uno sguardo e, alquanto seccata, non hai neanche risposto al mio saluto e sei andata via, così.
Karima mi guardava con gli occhi sgranati e a bocca aperta dicendomi: “Dopo avere visto il menù la signora mi ha chiesto se per caso la proprietaria del ristorante fosse una signora neg…di colore. E alla mia conferma si è alzata dicendo che non voleva più cenare qui…'”.
“Io non conosco chi sei, la tua storia, i tuoi problemi e non oso nemmeno giudicarti” continua la lettera pubblicata su Facebook. “So solo che ho sentito una grande tristezza nel cuore. Ieri sera ho preso consapevolezza di quanto profondo e radicato sia questo sentire che emerge dal lato oscuro delle persone. Ma, ti sembrerà strano, ieri io ti ho anche ammirato. Ti ho ammirato perché hai avuto la coerenza di dire quello che tante persone, concittadini, amici pensano ma non hanno il coraggio di ammettere”.
Aggiunge ancora Roccaro: “Non importa se si tratta di spazzatura, ma lo hai detto, hai fatto uscire quello che si nasconde dentro di te, sei stata, a tuo modo, sincera. Perché, vedi, noi ci siamo proprio perché esistono persone come te, e non ci disturbano i commenti del tipo “u vidisti? Dintra a cucina su tutti nivuri” o i “negri!” urlati dalle auto in corsa davanti al nostro ristorante”.
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