“Revochiamo l’ambrogino d’oro a Chiara Ferragni“. Questa la petizione lanciata su Change.Org da Gioventù Nazionale e Fratelli d’Italia Milano. Pubblicata lo scorso 21 dicembre, quando il caso relativo alla mancata trasparenza nella gestione della comunicazione sulla vendita del pandoro griffato dall’influencer a fini di beneficenza, non ha raggiunto neanche mille persone. Un numero decisamente esiguo considerando la risonanza che ha avuto tutta la vicenda.
Nessuna revoca dell’Ambrogino d’oro
L’Ambrogino d’oro, che è il massimo riconoscimento della città di Milano, in ogni caso non verrà revocato a Chiara Ferragni, perché il Consiglio comunale ha bocciato con 21 voti contrari, 2 astenuti e 8 favorevoli l’ordine del giorno di Fratelli d’Italia che ne chiedeva la revoca.
Il testo della petizione contro Chiara Ferragni
“Gioventù Nazionale e Fratelli d’Italia Milano – si legge sulla petizione – supportando l’iniziativa istituzionale dei Consiglieri Truppo, Rocca, Marcora e Mardegan, portata avanti ai sensi del Regolamento Comunale, chiedono la revoca immediata dell’ambrogino d’oro conferito dal Comune, nel 2020, all’influencer Chiara Ferrragni a seguito della multa di 1,4 milioni, comminata dall’Antitrust per la pratica commerciale scorretta denominata ‘Pink Christmas'”.
“Troviamo inaccettabile – prosegue il testo – che chi ha sfruttato la causa nobile della beneficenza, con tutto quello che rappresenta questo mondo per decine di migliaia di persone che ogni giorno vi si dedicano con spirito di servizio, per fini meramente commerciali mantenga la massima onorificenza milanese! È un affronto tanto nei confronti dei cittadini vittime dell’imbroglio quanto nei confronti dei virtuosi cittadini che tuttora detengono meritoriamente l’onorificenza (…).
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