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Cinema dal 16 giugno al 16 settembre a 3,5 euro, il resto lo mette lo Stato. Ma al botteghino sarà vero?

Paolo Mereghetti che delle cose di cinema è insieme esperto e fonte primaria riporta sul Corriere della Sera che è il maggior quotidiano italiano l’assicurazione, l’annuncio, la gaia novella forniti da Lucia Borgonzoni sotto segretario alla Cultura del governo in carica. E quale la lieta novella? Dal 16 giugno al 16 settembre in caso di film italiani o europei in proiezione alla cassa del cinema si pagherà solo 3,5 euro. Tre euro e mezzo invece dei soliti sette-dieci. Tre euro e mezzo per entrare al cinema e vedersi un film, il resto ce li mette li Stato. Nel senso che rimborsa direttamente l’esercente. C’è già lo stanziamento di qualche decina di milioni di euro.

Tra lo stanziamento e il botteghino…

Lo stanziamento c’è di sicuro, non può essere altrimenti, il sotto segretario Bergonzoni non se lo è certo inventato. Ma, come sempre nel nostro sistema socio-politico-economico-culturale, tra lo stanziamento e il botteghino c’è se non il mare di certo ampia zona paludosa. Davvero tutti gli esercenti saranno zelanti e pronti nell’applicare il biglietto scontato, davvero qualcuno non dirà che c’è troppa burocrazia da fare per aver il rimborso di Stato e troppo tempo da aspettare e quindi..? Davvero non ci saranno grotteschi equivoci e anche nervosismi alla cassa dovendosi distinguere se sconto c’è o non c’è (film italiano o europeo si paga 3,5 euro, film americano o cinese o inglese o indiano si paga a prezzo pieno)? Davvero nel suo piccolo questo mini bonus pro cinema italiano ed europeo non si tradurrà nella realtà in una tragicommedia all’italiana dove molti non sanno, qualcuno rinuncia, tanti ci marciano?

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