Roma, Venezia, Milano, Torino, Bologna: i fiumi e le acque delle principali città italiane sono stati tinti di verde da Extinction Rebellion, “con un colorante innocuo, per denunciare l’ennesimo fallimento politico della Cop28 e dei governi mondiali nel contrastare la crisi climatica e la sesta estinzione di massa”.
“Tra qualche ora, queste acque torneranno come prima. Nel frattempo, mentre i governi parlano, contiamo i danni e le vittime di continue alluvioni e incendi”, spiegano gli attivisti.
Durante il blitz degli ambientalisti non sono mancati attimi di tensione. Mentre centinaia di turisti si accalcavano sulle rive del Canal Grande per fare foto e video dell’acqua verde, un uomo ha preso di mira i gli attivisti di Extinction Rebellion, condannando la forma di protesta , “con voi altro che il fascismo ci vorrebbe” ha urlato verso i dimostranti.
Il Biondo Tevere che diventa verde. Il blitz è avvenuto all’altezza dell’Isola Tiberina. “Respira e poi ribellati con noi”, c’è scritto sui volantini distribuiti ai passanti incuriositi affacciati sui ponti.
A Torino circa una quindicina di attivisti hanno raggiunto le rive del Po lungo i Murazzi e hanno gettato la fluorescina, una sostanza, totalmente innocua, che ha colorato le acque del fiume di verde fluorescente.
Dal ponte della Gran Madre intanto è stato srotolato lo striscione: “Il governo parla la Terra affonda”, mentre una casetta di legno è stata ancorata sul fiume a rappresentare le conseguenze della crisi ecoclimatica e verrà portata a riva alla fine dell’azione.
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