Dopo 50 anni torna il colera in Sardegna. Un anziano di Arbus è ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari contagiato dal colera. Le sue condizioni sono stabili ed è in miglioramento. Secondo quanto riporta L’Unione Sarda, il paziente è ricoverato in ospedale da cinque giorni.
L’anziano soffre di patologie cardiache e non avrebbe fatto recentemente viaggi all’estero. Ha accusato i primi sintomi circa un mese fa e questo elemento rende difficile stabilire il momento esatto del contagio. Sono in corso da parte dei medici gli accertamenti epidemiologici sui familiari del paziente che vivono nella zona del Medio Campidano e che al momento non accusano alcun sintomo: si attendono però i risultati dei test a cui sono stati sottoposti.
L’emergenza, da quanto riporta il quotidiano sardo, è scattata martedì, quando l’anziano è arrivato all’ospedale di Is Mirrionis dopo un ricovero in un’altra struttura sanitaria: accusava disturbi gastrointestinali e dopo alcuni trattamenti non aveva avuto alcun miglioramento a quel punto si è fatta avanti l’ipotesi del batterio e sono stati avviati gli accertamenti con il conseguente trasferimento nel reparto di Malattie infettive del Santissima Trinità. È scattato il protocollo previsto in questi casi, anche se ancora non c’era la certezza del caso di colera, arrivata poco dopo dai risultati delle colture dalle quali è emersa la presenza del batteria vibro cholerae. Avviato subito il trattamento specifico che ha già dato risultati: il paziente sta migliorando. Del caso è stato informato il sindaco di Arbus.
L’uomo – ha spiegato all’agenzia Ansa il responsabile del reparto Infettivi del Santissima Trinità, Goffredo Angioni – sta meglio. La situazione è in fase di normalizzazione – ha detto – e sotto controllo. La diagnosi è emersa da un controllo su pregresse patologie”. Applicati tutti i protocolli nazionali relativi alla malattia infettiva: il paziente è in isolamento ed è già in corso – se ne sta occupando la Asl del Medio Campidano – l’attività di tracciamento per rilevare eventuali casi di contagio tra le persone che abitualmente vivono con il paziente o lo frequentano. “La situazione è sotto controllo – ha spiegato il manager della Asl Marcello Tidore – la raccomandazione, soprattutto d’estate è quella di fare attenzione alla potabilità dell’acqua. Preferibile sempre consumare cibi cotti, se crudi devono essere stabulati o abbattuti”. Cause ancora da accertare, ma massima prudenza e attenzione: “Il paziente è in isolamento – ha detto il direttore generale della Asl 8 Roberto Massazza – tutto il personale chiaramente deve stare particolarmente attento. Ma stiamo rispettando tutti i protocolli previsti per queste situazioni”
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