Dopo la breve relazione con la colf assunta per accudire l’anziana madre e sbrigare le faccende di casa, per circa un anno ha continuato a pretendere dalla donna rapporti sessuali. Il tutto tramite minacce, botte e la ”promessa” di bruciarle i documenti per il permesso di soggiorno. Protagonista un 55enne di origine marocchina residente a Ravenna e accusato di lesioni personali e violenza sessuale aggravata.
La donna ha riferito quanto accadutole tra il 2020 e il 2021. Una volta a casa del 55enne, era iniziata una relazione affettiva poi interrotta a suo dire a causa dei comportamenti aggressivi dell’uomo e della sua reticenza a regolarizzarla. L’ultimo affronto lo ha subito a settembre 2021 quando il datore di lavoro, di fronte all’ennesimo rifiuto, l’ha spinta fuori casa facendole battere la testa (dieci i giorni di prognosi). Ora si trova in un alloggio di Linea Rosa.
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