Colosseo, questo raggiro infame certamente delle “multinazionali” di voler fare entrare turisti e visitatori dopo aver fatto regolare e nominativo biglietto senza dove passare per il bagarinaggio organizzato di chi sul Colosseo ci campa abusivamente. Resi furiosi da tale cedimento ai “Poteri forti” e certi della collusione tra multinazionali, carabinieri, Stato infame e i suoi gazzettieri, la più recente è quella dei bagarini, accaparratori, rivenditori di biglietti a prezzo maggiorato che menano, sì picchiano o almeno ci provano. gli infami pennivendoli che non si fanno i fatti loro. Non sono soli, non sono soli a Roma i bagarini Colosseo.
Pretoriani, ristoratori, fattorini, automobilisti…
Pretoriani o come tali grottescamente agghindati o legionari che dir si finga: pretendono, spesso con le brutte, il pizzo su for estorte o imposte. Parcheggiatori che estorcono il pizzo e sequestrano suolo pubblico. Ristoratori e baristi che hanno privatizzato marciapiedi, piazze e vie e vicoli facendone casa loro, tavoli loro, cavoli loro. Fattorini e trasportatori che mollano il furgone agli incroci, sulle strisce pedonali (meglio se all’incrocio e sulle strisce), davanti ai portoni, sui marciapiedi e ti sbattono in faccia il loro “stamo a lavorà”, quindi abbiamo diritto supremo. Tassisti che, se ti prendono a te che sei italiani e paghi secondo tassametro, almeno mostrati consapevole che ti stanno facendo un favore, eccezionalmente.
Autisti di bus infastiditi della esistenza stessa del passeggero come categoria umana. Automobilisti, motociclisti e pedoni che si fanno vanto e religione, uso e costume di guidare e muoversi come se dovessero sopportare l’insopportabile fastidio di dover condividere le strade con gli altri. Dipendenti delle infinite municipalizzate e semi municipalizzate certi e sicuri che lo stipendio sia conseguenza diretta e unica dell’essere stati a suo tempo assunti. Se poi si tratta anche di lavorare ci vogliono altre assunzioni, bonus, indennità, incentivi.
Piccoli e non tanto piccoli imprenditori e relative aziende che conquistano appalti pubblici, aprono la scenografia di un cantiere e poi il cantiere lo lasciano lì, eterno e incompiuto. Magari aspettando un adeguamento dell’appalto. Bagarini da Colosseo, pretoriani, legionari, tassisti, ristoratori, baristi, autisti, fattorini, parcheggiatori, automobilisti, ciclisti, motociclisti, appaltatori e maestranze…abusivi e irregolari di Roma tutta uniti. Nella prepotenza, quella civile e quella incivile. Violenta? anche sì.