Un cittadino polacco di 37 anni, è stato arrestato a Como, fuori da un supermercato, dopo essere stato irreperibile per mesi. La Corte d’assise d’appello di Bari lo aveva condannato a 15 anni di reclusione, con l’aggravante della premeditazione, per l’omicidio del connazionale Artur Dawid Prefet, avvenuto il 6 marzo 2018 a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia. L’omicidio era stato particolarmente brutale: Prefet, bracciante agricolo di 34 anni, fu prima colpito con un martello batticarne di grosse dimensioni e poi strangolato con un grosso cavo elettrico.
Il processo e la condanna
Il caso, inizialmente considerato una morte naturale, attirò l’attenzione degli inquirenti per alcuni segni sospetti sul corpo della vittima. La prima fase del processo, il 7 marzo 2019, portò all’assoluzione del 37enne con formula piena. Tuttavia, nuove prove emersero, compreso il ritrovamento del cavo elettrico, recuperato dal Nucleo sommozzatori dei carabinieri di Pescara in un laghetto nei pressi dell’azienda agricola dove avvenne il delitto. Queste prove, insieme a un sms che l’imputato inviò a una connazionale la notte dell’omicidio, in cui informava della morte di Prefet e affermava di non aver voluto fargli del male, portarono a una nuova sentenza di colpevolezza nel marzo 2021.
L’arresto dopo anni di latitanza
Nonostante la condanna fosse diventata definitiva nel novembre 2022, il 37enne era riuscito a sfuggire alle forze dell’ordine fino al 12 settembre, quando è stato individuato e fermato a Como. L’arresto segna la fine di una lunga latitanza e pone fine a un caso che ha scosso la comunità locale, chiudendo uno dei capitoli più tragici della cronaca recente.