Un operaio di una impresa edile, di 63 anni, di nazionalità italiana, residente a Todi, è morto stamani in seguito a un incidente sul lavoro avvenuto a Collelungo, nel territorio comunale di San Venanzo (Terni).
L’uomo sarebbe stato colpito dal braccio meccanico della macchina utilizzata per fare le trivellazioni. La vittima si chiamava Danilo Sordini e lavorava per un’azienda edile del Marscianese.
“Continua la conta dei morti e la lunga scia di sangue delle vittime del lavoro in Umbria” affermano in una nota il segretario generale della Uil Umbria, Maurizio Molinari e il responsabile Feneal Uil Umbria, Roberto Lattanzi, commentando che “anche in questo caso la giustizia farà il suo corso, ma non si può più parlare di fatalità”.
“La garanzia di sicurezza sui luoghi di lavoro – sottolineno Molinari e Lattanza – è ormai una nuova emergenza che in Umbria va affrontata subito. Serve dunque un coordinamento istituzionale e l’applicazione delle normative che le organizzazioni sindacali hanno predisposto. Occorre dire basta a questa situazione”.
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