È stato colpito dalla pala di un escavatore che movimentava rifiuti. Così è morto stamattina un operaio di 42 anni di Iglesias nella zona industriale di Macchiareddu, nella Città Metropolitana di Cagliari. La dinamica dell’incidente sul lavoro è ancora poco chiara. Da quanto si apprende l’operaio stava lavorando all’interno di una ditta che si occupa del riciclaggio di rifiuti come vetro e alluminio. Forse mentre veniva spostato il materiale è stato urtato dalla pala di un escavatore.
C’è preoccupazione dei sindacati per l’ennesima morte sul lavoro, una “strage” che prosegue. Dall’inizio dell’anno, infatti, secondo l’ultimo report dell’Inail, sono 369 le denunce di infortunio con esito mortale (+3,1% rispetto allo stesso periodo del 2023).
“Continua la strage e continua a fondarsi sul risparmio dei costi il sistema produttivo che, evidentemente, deve cambiare totalmente, ripartire dagli investimenti su salute e sicurezza, prevenzione e formazione – commenta il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante -. I provvedimenti del governo nazionale non sono sufficienti e che davanti a una strage come questa ci si aspetterebbe una sensibilità e un’attenzione decisamente maggiore”.
“Ancora una volta siamo a piangere un giovane lavoratore che perde la vita sul lavoro. Un fatto che conferma, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, l’indifferibile urgenza di rendere ancor più stringenti ed esigibili non solo le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ma la continua e costante formazione/informazione sui rischi che si annidano nei luoghi di lavoro – dice il segretario regionale della Fit Cisl, Gianluca Langiu -. Non ci stancheremo di chiedere il rafforzamento di tutti quegli organismi deputati alla prevenzione e al controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché l’incremento delle ore di formazione, in particolare, per le maestranze impegnate in comparti particolarmente a rischio d’incidenti. Troppo spesso riscontriamo che la sicurezza sul lavoro è ancora considerata, in alcuni casi, un costo aggiuntivo, non un investimento”.
“L’ennesimo incidente sul lavoro occorso a Cagliari, con una giovane vittima di 42 anni, fotografa, ove ce ne fosse ulteriore bisogno, una tragica realtà ovvero la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro che mette a rischio la vita di donne e uomini – dichiarano in una nota congiunta Paolo Capone, segretario generale Ugl, e Adelmo Barbarossa, segretario regionale Ugl Sardegna -. In tutte le sedi competenti continueremo a ribadire l’importanza di investire sulla prevenzione e sulla formazione per evitare ulteriori tragedie. È necessario, al contempo, rafforzare i controlli per arrestare la strage quotidiana di lavoratori”.
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