E’ andato ad acquistare banconote false e le ha pagate, inconsapevolmente, con lo stesso denaro contraffatto prodotto proprio dai venditori a cui si era rivolto. Emerge anche questo dall’indagine dei Carabinieri che ha consentito di sgominare una banda di falsari in grado di mettere in circolazione, da Napoli, circa 60 milioni di euro abilmente contraffatti su cui ora sono alla ricerca le forze dell’ordine di mezza Europa, in particolare di Italia, Spagna, Francia e Grecia. L’unico ad accorgersi che era stato pagato “con la sua stessa moneta”, è stato uno dei promotori dell’organizzazione criminale. Lo stesso gruppo è specializzato nella fabbricazione di banconote contraffatte ed è già stato coinvolto in altre indagini che hanno portato al sequestro di ingenti quantità di denaro abilmente falsificato.
L’indagine di questi giorni ha portato alla notifica di 63 misure cautelari (48 arresti in carcere, 14 domiciliari e un divieto di dimora) ed ha consentito di scoprire che la centrale per la vendita era stata localizzata in un “basso” nel quartiere Mercato Pendino di Napoli. Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri ha sottolineato quanto Napoli e la camorra ricoprano il ruolo di leadership in Italia, ma anche in Europa, nella produzione di banconote false.
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