Andrea Piazzolla, ex collaboratore di Gina Lollobrigida, è stato condannato a tre anni di carcere per circonvenzione d’incapace. L’uomo, che si è presentato nelle vesti di imputato nel corso del processo di primo grado, è accusato di aver sottratto fondi, per un valore di 10 milioni di euro, all’attrice scomparsa a gennaio. “Un giudice estremamente preparato del tribunale di Roma ha riconosciuto la ragionevolezza delle nostre ipotesi e finalmente è stata fatta giustizia”, ha dichiarato l’avvocato della famiglia Lollobrigida.
Andrea Piazzolla condannato per circonvenzione d’incapace
La procura di Roma aveva sollecitato una condanna a 7 anni e 6 mesi di carcere nei confrondi di Andrea Piazzolla. Il giudice inoltre ha stabilito per l’ex collaboratore anche una multa di mille euro e il sequestro dei suoi beni mobili e immobili: dovrà corrispondere una provvisionale immediatamente esecutiva di mezzo milione di euro a favore delle parti civili. Il tribunale ha anche stabilito la possibilità di una pena alternativa ai servizi sociali. Disposto il dissequestro della villa sulla Appia Antica.
Le parole di Piazzolla in aula
“Credo di essere stato l’unico ad essersi preso cura di Gina Lollobrigida con amore e continuo a farlo. Non ho mai visto a Subiaco (dove l’attrice è sepolta ndr) il figlio, il nipote o il presunto marito”, ha detto l’uomo in aula.
I beni sottratti all’attrice
Secondo i legali di parte civile, l’ammanco del patrimonio sarebbe di oltre 10 milioni di euro: tanti oggetti preziosi – si parla di 350 beni di proprietà dell’attrice – messi in vendita presso case d’aste tramite un intermediario, Antonio Salvi, anche lui finito a giudizio. La “Lollo” ha sempre preso le difese del suo ex factotum schierandosi contro il proprio figlio Andrea Milko Skovic e il nipote Dimitri. Nel luglio 2023 l’ex collaboratore di Gina Lollobrigida è stato rinviato a giudizio anche perché accusato di essersi appropriato illecitamente del ricavato della vendita della Jaguar dell’attrice – 130mila euro – e per il reato di autoriciclaggio. Il nome di Piazzolla compare poi in un terzo processo legato alla vendita di opere d’arte presenti all’interno della villa sull’Appia dell’attrice.
Le parole del figlio: “Una vicenda amara”
Dopo la sentenza il figlio di Gina Lollobrigida Milko Skofic ha affermato: “E’ comunque un dolore, ma la sentenza fa giustizia. La verità è che però non si doveva proprio arrivare a questo. Si tratta di una vicenda amara che non doveva proprio succedere. Sono arrivato psicologicamente svuotato alla sentenza e rimpiango tutto il tempo che ho perso e al fatto che non potuto stare accanto a mia madre”.