Cos’è il salario minimo proposto dall’opposizione e su cui il Governo Meloni, dopo aver detto di no, ha deciso di prendere tempo.
Cos’è il salario minimo
Come da nome, si tratta di una retribuzione minima totale tutelata dalla legge. Con il salario minimo si fissa una soglia base di stipendio con un importo sotto il quale i datori di lavoro non possono retribuire il lavoratore.
Chi ha il salario minimo in Europa
All’interno dell’Unione Europea, al momento non esiste una legislazione uniforme. Gli Stati che ce l’hanno sono 21 su 27. Sei paesi (Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Italia e Svezia) non ce li hanno avendo affidato l’individuazione della paga base ai vari contratti collettivi delle diverse categorie.
Cosa sono i contratti pirata
Il problema è legato, almeno in Italia, ai contratti cosiddetti pirata. Con questo termine si intendono alcuni contratti collettivi sottoscritti da sindacati minoritari e associazioni imprenditoriali, poco rappresentativi delle parti sociali. Contratti che hanno l’obiettivo di costituire un’alternativa ai contratti collettivi nazionali. L’uso della parola “pirata” deriva dal fatto che tali contratti prevedono condizioni normative ed economiche inferiori rispetto a quelli siglati dai sindacati confederali.
Cosa prevede la proposta delle opposizioni
Cosa prevedono i 7 punti in cui si articola la proposta di legge sul salario minimo su cui hanno trovato un accordo tutti i partiti di opposizione (tranne Iv). Innanzitutto c’è da sapere che la soglia minima inderogabile è di 9 euro.
- “Al lavoratore di ogni settore economico sia riconosciuto un trattamento economico complessivo non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, salvo restando i trattamenti di miglior favore”.
- “A ulteriore garanzia del riconoscimento di una giusta retribuzione, venga comunque introdotta una soglia minima inderogabile di 9 euro all’ora, per tutelare in modo particolare i settori più fragili e poveri del mondo del lavoro, nei quali è più debole il potere contrattuale delle organizzazioni sindacali”.
- “La giusta retribuzione così definita non riguardi solo i lavoratori subordinati, ma anche i rapporti di lavoro che presentino analoghe necessità di tutela nell’ambito della parasubordinazione e del lavoro autonomo”.
- “Conformemente anche a quanto previsto nella direttiva sul salario minimo, sia istituita una Commissione composta da rappresentanti istituzionali e delle parti sociali comparativamente più rappresentative che avrà come compito principale quello di aggiornare periodicamente il trattamento economico minimo orario”.
- “Sia disciplinata e quindi garantita l’effettività del diritto dei lavoratori a percepire un trattamento economico dignitoso”.
- La proposta prevede che “sia riconosciuta per legge l’ultrattività dei contratti di lavoro scaduti o disdettati”.
- “Sia riconosciuto un periodo di tempo per adeguare i contratti alla nuova disciplina, e un beneficio economico a sostegno dei datori di lavoro per i quali questo adeguamento risulti più oneroso”.
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